Sulla cresta dell’onda

Educazione all’Oceano e al Clima per gli Istituti Nautici

Ente finanziatore: INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa

Programma di finanziamento: Erasmus Plus – KA210 – Partenariati su scala ridotta nel settore scuola

Durata del progetto: 17 mesi

Capofila: Associazione Ambientalista Marevivo Onlus

Partner:

• Hellenic Marine Environment Protection Association-HELMEPA (Grecia)
• Istituto Statale di Istruzione Superiore “R.Del Rosso-G.da Verrazzano” (Italia)
• 1st Vocational High School of Konistres, Evia (Grecia)

ABSTRACT DI PROGETTO

Contesto

Il progetto contribuisce concretamente alla costruzione dello spazio europeo dell’istruzione in almeno 4 delle 6 dimensioni definite dalla Commissione:

• Qualità
• Inclusione e parità di genere
• Transizioni verdi e digitali
• Insegnanti e formatori

Obiettivi

OBIETTIVO GENERALE
Aumentare la consapevolezza e la conoscenza del ruolo che mari e oceani svolgono nel processo di mitigazione dei cambiamenti climatici e contribuire allo sviluppo di una “Generazione Mare” più attenta, responsabile e protagonista del cambiamento e della transizione ecologica.

OBIETTIVI SPECIFICI

• Migliorare le conoscenze e le strategie green degli insegnanti degli istituti nautici, la loro capacità di orientare gli studenti nella scelta di un futuro di studio e professionale nella blue economy; aumentare la loro visione europea e l’apertura allo scambio di buone pratiche
• Favorire l’adozione di comportamenti più sostenibili da parte degli studenti, migliorare la loro conoscenza delle opportunità lavorative e di studio offerte dalla blue economy, rafforzare in loro i valori europei
• Aumentare le competenze e la capacità strategica delle organizzazioni locali italiane e greche coinvolte
• Stimolare la partecipazione delle donne in percorsi di istruzione dove la percentuale femminile è ancora bassa
• Migliorare la consapevolezza delle comunità di riferimento su abitudini e stili di vita più sostenibili per preservare il mare e le sue risorse

Attività

• WP1: GESTIONE DEL PROGETTO
• WP2: NETWORKING, SCAMBIO DI BUONE PRATICHE, RETE MARITTIMA LOCALE
• WP3: PERCORSO DI EDUCAZIONE ALL’OCEANO E AL CLIMA (Ocean&Climate Literacy)
• WP4: LINEE GUIDA PER LO SCAMBIO E LA REPLICABILITA’- TOOLKIT
• WP5: COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI

Risultati

• Rete di 50 organizzazioni locali attive nella protezione di mari e oceani e nella blue economy in Italia e in Grecia che mirano a collaborare sinergicamente a livello transnazionale e intersettoriale
• Percorso di Ocean&Climate Literacy per i futuri operatori del mare caratterizzato
• Linee guida per lo scambio e la replicabilità dell’iniziativa per facilitare il trasferimento dell’esperienza e l’adozione dei programmi in altri istituti tecnici superiori europei

BE&FARM

Ente finanziatore: Intesa Sanpaolo S.p.A.

Duration: 12 mesi

Ente Promotore: BE & ABLE società cooperativa sociale

ABSTRACT DI PROGETTO

Contesto

L’autismo è attualmente riconosciuto tra le più rilevanti patologie del neurosviluppo. L’Osservatorio Nazionale Autismo stima che gli ASD colpiscano l’1,2% dei bambini tra i 7 e i 9 anni, valore coerente con la media europea che è pari a 1,1% (Ministero della Salute, ASDEU). Un’indagine condotta dal Censis nel 2012 ha stimato che solo una persona su 10 con ASD trova lavoro. Il dato è in linea con le più recenti stime disponibili a livello europeo (Autism Europe, 2019).

Principali fattori alla radice degli scarsi livelli occupazionali dei ragazzi affetti da ASD:

• Caratteristiche psicopatologiche dei soggetti con autismo
• Mancanza di un adeguato sostegno nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta e carenza di progetti individualizzati che coprano tutto l’arco della vita
• Carenza di percorsi professionalizzanti e di percorsi di inserimento lavorativo ad hoc
• Carenza di domanda di lavoro e presenza di barriere nell’accesso a posti di lavoro competitivi (non protetti)
• Sostegno inadeguato da parte delle famiglie. L’atteggiamento iperprotettivo dei genitori spesso si concretizza in una
  sfiducia sulle possibilità lavorative del figlio, o all’opposto, in tentativi poco realistici di inserimento (Munelli & Spagnolo,
  2015)
• Gli interventi dello Stato, volti a rimuovere alcuni ostacoli all’inserimento lavorativo, consistono principalmente
  nell’adozione di strumenti normativi e linee guida spesso rivelati inefficaci, visti gli alti tassi di disoccupazione
• Iniziative concrete per facilitare l’inserimento lavorativo di persone con ASD vengono realizzate prevalentemente da
  enti del terzo settore

Obiettivi

OBIETTIVO GENERALE

Considerati gli alti tassi di disoccupazione delle persone affette da ASD, l’alto costo sociale connesso e i disagi psichici ed economici che gravano sulle persone con autismo disoccupate e le proprie famiglie, il progetto intende favorire l’inserimento lavorativo di persone affette da ASD, mirando ad accrescerne l’inclusione sociale e a migliorare la loro qualità della vita e quella delle loro famiglie.Il progetto intende porre un tassello concreto per attenuare un problema di portata nazionale e sovranazionale.

OBIETTIVI SPECIFICI

• Favorire l’inserimento lavorativo di un gruppo di 15 ragazzi con ASD ad alto e basso funzionamento residenti
  nella Provincia di Roma, attraverso percorsi formativi e di tirocinio individualizzati
• Contribuire su più ampia scala all’inserimento lavorativo di persone affette da ASD, definendo un modello
  replicabile nel tempo e sensibilizzando e informando le aziende circa la possibilità di far lavorare ragazzi con ASD.

Attività

• 1 Gestione e monitoraggio del progetto
• 2 Attività di coinvolgimento delle realtà produttive della provincia di Roma
• 3 Organizzazione e implementazione di percorsi formativi e di tirocinio per 15 ragazzi con ASD residenti nella
  Provincia di Roma
• 4 Divulgazione del progetto

Risultati previsti

• 15 ragazzi con ASD che hanno acquisito capacità e abilità nello svolgimento di mansioni lavorative e hanno maturato
  una esperienza di tirocinio presso enti/aziende del territorio
• 8 realtà produttive che hanno ospitato i ragazzi per i tirocini
• 100 realtà produttive raggiunte dalle attività di comunicazione del progetto
• 1 modello replicabile di inserimento lavorativo per persone con ASD (elaborazione e diffusione linee-guida)

YOGAble

Ente finanziatore: Chiesa Valdese

Duration: 12 mesi

Ente Promotore: BE & ABLE società cooperativa sociale

ABSTRACT DI PROGETTO

Contesto

Uno studio (Kim et al. 2000) effettuato su un campione di 1751 studenti con disturbo dello spettro autistico
(ASD) tra i 9 e i 14 anni ha sottolineato che questi soggetti soffrono più probabilmente di alti livelli di ansia
rispetto ai loro coetanei a sviluppo tipico. Inoltre, i soggetti con ADS presentano spesso difficoltà
comunicative, difficoltà di auto-regolazione fisica ed emotiva, scarsa consapevolezza del proprio corpo,
problemi con il sonno, difficoltà nel rimanere concentrati in un compito e nel partecipare ad attività
quotidiane con la famiglia e gli amici. Inoltre, possono rispondere allo stress in modo inappropriato,
attraverso comportamenti ripetitivi o ossessivo-compulsivi che hanno un impatto significativo sul loro
adattamento globale e sull’integrazione sociale.

Secondo l’International Journal of Yoga, l’intervento terapeutico integrato con lo Yoga è molto efficace
nell’affrontare i sintomi associati con il Disturbo dello Spettro Autistico (Ehleringer, 2010). La ricerca
suggerisce che i soggetti migliorano sia a livello comportamentale che nel rendimento scolastico. In
“Teaching Yoga in urban elementary school”, Harper indica che le attività yoga-based riducono stress e
ansia, incrementano la salute e il benessere e insegnano la regolazione emotiva (2010).
Infine, uno studio del 2014 condotto da Jensen e Kenny su 19 ragazzi con diagnosi di ADHD riporta che la
pratica dello yoga può migliorare l’attenzione e il controllo emotivo.
La pratica dello yoga, incorporando Asana (postura) e Pranayama (respirazione), permette loro di
fronteggiare gli stati d’ansia, controllare lo stress e rispondere agli stimoli in maniera più adeguata. Infine, lo
yoga supporta pattern sani di sonno portando il corpo e la mente a uno stato di calma.

Obiettivi

L’Obiettivo Generale è migliorare le condizioni di vita di bambini/ragazzi affetti da autismo, aumentandone
il benessere psicofisico, promuovendone la crescita cognitiva, emotiva e relazionale e l’inclusione sociale.
L’Obiettivo Specifico è migliorarne l’integrazione sensoriale, l’attenzione, il senso del sé e la ricettività
verbale, attraverso 1 laboratorio di Yoga rimodellato sulle loro esigenze.

Attività

Il progetto si articola in 4 AZIONI propedeutiche all’organizzazione e realizzazione del laboratorio YOGAble e
alla diffusione del modello laboratoriale.

AZIONE 1 – Organizzazione del Laboratorio Yogable
8 incontri preliminari formativi con l’equipe di operatori specializzati

AZIONE 2 – Coinvolgimento dei partecipanti
1 risorsa interna dedicata organizzerà una campagna di comunicazione, individuando gli stakeholder
rilevanti e provvedendo alla redazione dei contenuti e al layout dei materiali di promozione. Il gruppo di
partecipanti verrà individuato tra gli utenti della Cooperativa Be&Able (70 famiglie ). Il contatto avverrà:
-Online: invio di 1 newsletter a tutti i contatti B&A e pubblicazione di 1 post sulla pagina social
dell’organizzazione
-Offline: distribuzione di 100 volantini nella sede B&A

AZIONE 3 – Implementazione del corso
Il laboratorio YOGABLE sarà articolato in 6 FASI, ognuna prerequisito per la successiva (Criterio di
Masterizzazione – CM). Durante il laboratorio verrà effettuata una raccolta dati sistematica per monitorare i
progressi dei partecipanti e ridurre gradualmente l’aiuto dello staff nell’esecuzione degli esercizi (fading).

AZIONE 4 – Comunicazione e diffusione del modello YOGAble
La risorsa dedicata darà risalto al progetto durante tutta la sua durata, attraverso la pubblicazione sui
social Be&Able e sul sito web di aggiornamenti sul laboratorio. Comunicati stampa verranno diffusi tra i media locali per promuovere il progetto tra gli stakeholder, al fine di favorire la nascita di una rete di
organizzazioni in grado di replicare il percorso laboratoriale oltre il progetto. Infine, verrà organizzato un
evento con dimostrazione pratica delle abilità acquisite dai partecipanti e presentazione dei risultati
raggiunti grazie al modello laboratoriale implementato. Saranno coinvolti gli stakeholder, i partecipanti e le
loro famiglie.

Risultati previsti

l laboratorio YOGABLE sarà articolato in 6 FASI, ognuna prerequisito per la successiva (Criterio di
Masterizzazione – CM). Durante il laboratorio verrà effettuata una raccolta dati sistematica per monitorare i
progressi dei partecipanti e ridurre gradualmente l’aiuto dello staff nell’esecuzione degli esercizi (fading).

DIG.I.T.ABLE

DIGital Inclusive Trainers for AccessiBLE Education

Ente finanziatore: INAPP – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (Erasmus+ VET)

Durata del progetto: 33 mesi

Capofila: STUDIO SAPERESSERE SRL (Italia)

Partner:

• EVTA – ASSOCIATION EUROPEENNE POUR LA FORMATION PROFESSIONNELLE (Belgio)
• National Rehabilitation Centre for Blind (Bulgaria)
• EQUALIZENT SCHULUNGS UND BERATUNGS GMBH (Austria)
• INTERACTIVE MEDIA KNOWLEDGE TRANSFER INTERMEDIAKT (Grecia)
• EVALUATE – Esperti di valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze (Italia)

ABSTRACT DI PROGETTO

Contesto

La CE sottolinea che le TIC devono essere impiegate a favore delle persone con disabilità, agevolando la fruizione di servizi e contenuti online e rimuovendo le barriere. Tuttavia, il criterio dell’accessibilità trova applicazione solo nei prodotti e servizi web, attraverso le linee guida Web Accessibility Initiative, mentre nella formazione a distanza sincrona i parametri di accessibilità necessari non si limitano al punto di vista tecnico, ma riguardano 3 livelli: accesso alle piattaforme web, ai contenuti e alle attività. Per garantire l’accessibilità ai contenuti sono stati predisposti parametri specifici, ma manca uno sviluppo sistematico dei paradigmi teorici e delle metodologie didattiche, oltre che delle linee guida operative che consentano di progettare le attività online in modo inclusivo. Lo sviluppo di programmi di formazione professionale inclusivi e accessibili per le persone con disabilità sensoriale contribuiscono anche ad aumentare la loro partecipazione al mercato del lavoro (in Europa il tasso di disoccupazione delle persone non vedenti/ipovedenti è pari al 75%).

Secondo il Cedefop, con la crisi sanitaria la continuità dell’apprendimento può essere garantita solo grazie alle competenze digitali, alla flessibilità e alla creatività dei formatori, i quali devono sviluppare capacità tecniche e andragogiche per l’apprendimento a distanza e necessitano di strumenti e metodologie per aumentare efficacia, fruibilità e coinvolgimento attivo dei discenti. Questa urgenza è ancora maggiore per l’IFP che svolge un ruolo chiave nella riqualificazione e nella prevenzione dell’aumento del divario digitale e che ha subito una forte sospensione del Work Based Learning a causa della pandemia.

Obiettivi

Il progetto DIG.I.T.ABLE – DIGital Inclusive Trainers for AccessiBLE Education intende contribuire a:

• migliorare l’allineamento tra le competenze dei formatori professionali e le esigenze del mercato del lavoro attraverso nuove abilità e competenze digitali specialistiche applicate alla formazione online accessibile e inclusiva
• ampliare le opportunità lavorative dei formatori professionali attraverso l’acquisizione di competenze didattiche inclusive che permettono di coinvolgere anche gruppi di discenti con esigenze formative speciali
• migliorare l’attrattività della formazione professionale continua online, sia per i discenti che per i formatori, attraverso approcci e strumenti formativi digitali dinamici, interattivi e coinvolgenti
• ampliare le opportunità professionali dei lavoratori con disabilità sensoriali (visive e uditive) attraverso un aumento delle opportunità di formazione professionale online accessibili e inclusive
• aumentare la qualità e l’impatto delle attività attuate dalle organizzazioni di formazione professionale continua, attraverso lo scambio di buone pratiche per la pianificazione e lo sviluppo delle competenze digitali inclusive del proprio staff, al fine di raggiungere un target sempre più ampio di discenti

Attività

WP1: PROJECT MANAGEMENT
A1.1 Coordinamento e gestione
A1.2 Monitoraggio
A1.3 Valutazione

WP2: CURRICULUM FORMATORE DIGITALE INCLUSIVO
A2.1 Analisi del fabbisogno formativo delle persone con disabilità sensoriale
A2.2 Organizzazione LTTA per lo scambio di buone pratiche formative tra i partner
A2.3 Elaborazione del nuovo paradigma didattico integrato
A2.4 Adattamento degli strumenti digitali già esistenti per soddisfare le esigenze speciali rilevate nel contesto della formazione a distanza sincrona
A2.5 Sviluppo e implementazione di nuovi strumenti digitali per una formazione a distanza sincrona accessibile, inclusiva e interattiva
A2.6 Descrizione dettagliata delle conoscenze, competenze e attitudini del formatore digitale inclusivo
A2.7 Elaborazione del programma formativo per sviluppare la figura del formatore digitale inclusivo: metodologie, strumenti, attività e Learning Outcome sulla base di criteri forniti dagli strumenti di certificazione
A2.8 Traduzione del Curriculum nelle lingue del partenariato

WP3: TRAINING
A3.1 Test della metodologia formativa
A3.2 Dettagliata descrizione dei criteri di selezione dei partecipanti
A3.3 Selezione dei partecipanti al Training
A3.4 Organizzazione e implementazione Training per formatori digitali inclusivi
A3.5 Corso-pilota
A3.6 Progettazione, registrazione ed editing video-pillole
A3.7 Verifica e certificazione delle competenze acquisite

WP4: TOOLKIT
A4.1 Follow-up: i formatori digitali inclusivi riportano la loro esperienza diretta sul campo
A4.2 Raccolta feedback dal gruppo target indiretto sulla qualità, l’interesse e l’accessibilità del corso-pilota
A4.3 Elaborazione del Toolkit di replicabilità

WP5: COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE
A5.1 Piano di Comunicazione e Disseminazione
A5.2 Costruzione di un database europeo di stakeholder
A5.3 Sviluppo e implementazione del sito web
A5.4 Newsletter
A5.5 Social media strategy
A5.6 Realizzazione di un video promozionale
A5.7 Attivazione di un Ufficio Stampa
A5.8 Produzione di materiali informativi
A5.9 Organizzazione di Eventi Moltiplicatori

Risultati previsti

Il progetto contribuisce agli OBIETTIVI GENERALI attraverso il raggiungimento dei seguenti OBIETTIVI SPECIFICI:
1. miglioramento delle competenze digitali dei formatori, della conoscenza e dell’abilità nell’utilizzo di strumenti e approcci metodologici specifici per la formazione a distanza, con un focus particolare sulla progettazione di corsi online che siano dinamici, interattivi, coinvolgenti e inclusivi (almeno 120 formatori coinvolti nella formazione)
2. miglioramento dell’accessibilità e dell’inclusività della formazione professionale continua online per le persone con disabilità sensoriale (visiva e uditiva) (almeno 50 persone con disabilità sensoriale coinvolte nel corso-pilota)

Gli OBIETTIVI SPECIFICI saranno a loro volta raggiunti attraverso 3 RISULTATI TANGIBILI:

1. Il Curriculum del Formatore Digitale Inclusivo

2. Un Corso CERTIFICATO di Formazione Professionale Online per Formatori Digitali Inclusivi (120 formatori (target diretto) e 50 partecipanti con disabilità visive e uditive (target indiretto)

3. Un Toolkit per la replicabilità del Corso di Formazione Professionale Online con linee guida sulle modalità per l’organizzazione del corso di formazione online inclusivo per persone con disabilità sensoriale, comprensive di approcci didattici, metodologie, strumenti, raccomandazioni ed esempi pratici

Ente finanziatore: Commissione Europea – Programma JUSTICE

Durata del progetto: 24 mesi

Nome del progetto: SERENY – STRENGTHENING APPROACHES FOR THE PREVENTION OF YOUTH RADICALISATION IN PRISON AND PROBATION SETTINGS

Capofila: UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA LUIGI VANVITELLI- FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA

Partner:

• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO – FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA (Italia)
• DANUBE UNIVERSITY KREMS – DIPARTIMENTO MIGRAZIONE E GLOBALIZZAZIONE (Austria)
• UNIVERSITA’ DI BARCELLONA – OSPDH (Spagna)
• AVOKATI I POPULLIT – OMBUDSMAN (Albania)
• PRODOS CONSULTING (Italia)
• THE PEACE INSTITUTE. INSTITUTE FOR CONTEMPORARY SOCIAL AND POLITICAL STUDIES (Slovenia)

Abstract di progetto

Contesto

Condizioni inumane di detenzione, sovraffollamento e maltrattamenti sono fattori che possono contribuire all’incremento del fenomeno di radicalizzazione nel sistema penitenziario europeo. La radicalizzazione e i comportamenti correlati trovano un fiorente campo di crescita nel carcere e nel sistema di libertà vigilata. In questo contesto, i giovani adulti detenuti (fascia di età: 18-29 anni) sono considerati soggetti vulnerabili e a rischio di radicalizzazione in quanto ancora nel processo di sviluppo della loro identità.

Obiettivi

Il progetto SERENY ha il fine di contribuire alla prevenzione e alla diminuzione della radicalizzazione nelle carceri europee tra i giovani adulti detenuti nel rispetto dei loro diritti umani come garantito dalle leggi e dai regolamenti internazionali, dell’UE e del Consiglio d’Europa. In particolare, SERENY ha l’obiettivo di:

1. Promuovere l’adozione di programmi e pratiche di prevenzione della radicalizzazione giovanile basati sull’evidenza nei contesti di detenzione, nel rispetto delle leggi e degli standard internazionali, dell’UE e del Consiglio d’Europa sui diritti umani;
2. Fornire agli operatori interessati conoscenze e approfondimenti fondati su dati primari e studi qualitativi incentrati sulla persona, con il fine di accertare se e come alcune misure abbiano un impatto sull’evoluzione degli individui e li avvicinino o meno al fenomeno di radicalizzazione.
3. Rafforzare le sinergie tra il mondo accademico e i professionisti, le ONG dei diritti umani, gli amministratori penitenziari e gli attori chiave.

Attività

Il progetto si fonda sulle seguenti attività principali:

• Analisi. Raccolta di dati quantitativi qualitativi, analisi e valutazione dei quadri giuridici nazionali esistenti, approcci, interventi, programmi di formazione, relativi alla prevenzione della radicalizzazione nei contesti carcerari e di libertà vigilata, con particolare attenzione ai giovani adulti nel contesto europeo. Tale attività prevede la produzione e distribuzione di:
• Manuale per aumentare la protezione dei diritti umani nelle carceri per quanto riguarda i giovani adulti vulnerabili e a rischio;
• Manuale sui giovani adulti in detenzione per comprendere e affrontare i primi segnali di radicalizzazione;
• Raccolta di casi di studio relativi a programmi di prevenzione e mitigazione dei rischi di radicalizzazione basati su una prospettiva di promozione dei diritti umani.
• Diffusione e sensibilizzazione. Questa attività ha lo scopo di far conoscere i risultati del progetto a tutti i destinatari e agli attori chiave coinvolti nei programmi di prevenzione della radicalizzazione dei giovani adulti nelle carceri, assicurando un ampio impatto e visibilità dei risultati del progetto sia a livello nazionale che transnazionale.

Per stimolare la discussione sui temi del progetto anche da un punto di vista interdisciplinare si prevede l’organizzazione di workshop, tavole rotonde con esperti di diversi settori e una grande conferenza internazionale per presentare i risultati del progetto e permettere ai principali stakeholder e professionisti di discutere questioni tecniche e definire un terreno comune per una futura collaborazione.

Risultati attesi

• Maggiore comprensione e conoscenza per gli amministratori e il personale delle carceri e della libertà vigilata, operatori in prima linea, di dati, fatti e cifre di programmi e interventi di prevenzione della radicalizzazione validi ed efficaci.
• Maggiore comprensione della dimensione individuale dei processi di radicalizzazione affinché gli amministratori e il personale delle carceri e della libertà vigilata e gli operatori in prima linea possano individuarli tempestivamente e agire di conseguenza, promuovendo comportamenti positivi per i giovani vulnerabili/a rischio nelle strutture carcerarie.
• Maggiore condivisione multidisciplinare e intersettoriale di idee, prospettive, esperienze e buone pratiche, contribuendo a un dialogo aperto sull’innovazione sociale in tutta Europa.

COMMUNITY PRO

Participation, Resilience, Organizing

Ente finanziatore: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Durata del progetto: 18 mesi

Beneficiario: Cittadinanzattiva Onlus

ABSTRACT DI PROGETTO

Contesto

C’è una componente importante del non profit che per la sua natura (molecolare, spontanea, informale) sfugge alle rilevazioni ufficiali: è l’attivismo civico. A livello europeo, facilitare la cittadinanza attiva è una delle strategie della Commissione per aumentare la coesione sociale e la riduzione del deficit democratico in tutta Europa. L’interesse della CE a questo proposito è testimoniato dalla creazione del “passaporto europeo per la cittadinanza attiva”, un “kit di avviamento” per la cittadinanza attiva e la democrazia partecipativa in Europa.

Inoltre, l’OBS 11 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sottolinea l’importanza della consapevolezza e della partecipazione attiva dei cittadini. Tra i traguardi relativi citiamo:

– (11.3) Potenziare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

– (11.b) Aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all’inclusione, all’efficienza delle risorse, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030

Infine, l’OCSE individua due elementi strategici connessi al rafforzamento della partecipazione dei cittadini:
– le tecnologie digitali, in particolare il web 2.0 anche detto web partecipativo;
– il contributo delle organizzazioni della società civile, quali soggetti in grado di favorire una partecipazione più matura e consapevole.
Per favorire lo sviluppo e il rafforzamento dell’attivismo civico è inoltre necessario qualificare l’azione dei cittadini (Giovanni Moro, Cittadinanza attiva e qualità della democrazia, 2013) e andare oltre “i soli contesti sperimentali e le good practice per mettere in campo azioni mature e replicabili” (Leda Guidi, rete civica Iperbole di Bologna).

Obiettivi

Generale: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Specifici:

• Ideazione e sviluppo di nuove modalità di interazione tra gli abitanti, mettendo a fuoco in modo partecipato quel che manca nel quartiere e quello che può presentare una risorsa (ad esempio rigenerando spazi già esistenti o pensandone di nuovi)
• Sviluppo della cultura del volontariato e della cittadinanza attiva, in particolare tra i giovani
• Sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate, con particolare riferimento allo sviluppo di azioni comunitarie, di coesione, che abbiano l’obiettivo di creare legami e relazioni significative e che favoriscano la partecipazione delle famiglie alla vita di quartieri

Attività

Coerentemente con gli obiettivi prefissati e per il raggiungimento dei risultati attesi, il progetto si articola in

• 4 azioni di sviluppo
• 2 azioni trasversali

AZIONE 1 – Realizzazione del percorso di Capacity building per attivatori civici (OB1)
AZIONE 2 – Empowerment delle 20 comunità coinvolte nel progetto (OBS2)
AZIONE 3 – Azione sperimentale di community engagement: la resilienza delle comunità ad eventi avversi (OBS3)
AZIONE 4 – Modellizzazione e trasferimento dei processi di Capacity building ed empowerment
AZIONE 5 – TRASVERSALE – Monitoraggio e coordinamento del progetto
AZIONE 6 – TRASVERSALE – Comunicazione e diffusione del progetto

Risultati attesi

Output 1: Percorso di capacity building per attivatori civici

• Risultato atteso 1.1: 100 attivatori civici del territorio formati e messi in rete (in media 5 attivatori per ogni comunità)
• Risultato atteso 1.2: 200 volontari della rete di Cittadinanzattiva coinvolti

Output 2: 20 Set di strumenti per l’attivazione della comunità (formato da Mappa territoriale della comunità coinvolta, Strategia Comunitaria e Punto di Attivismo/Web community) elaborato con il coinvolgimento e supporto dei cittadini e condiviso con le comunità

• Risultato atteso 2.1: 800 cittadini partecipanti consapevoli degli strumenti e delle strategie utili all’organizzazione congiunta di azioni di interesse generale
• Risultato atteso 2.2: 300 volontari della rete di Cittadinanzattiva coinvolti

Output 3: 20 Piani di Resilienza della Comunità elaborati con il supporto dei cittadini e condivisi con le comunità

• Risultato atteso 3.1: 260 Cittadini informati, sensibilizzati e consapevoli delle modalità di interazione e delle procedure da attivare in caso di fenomeni avversi di cambiamento
• Risultato atteso 3.2: 100 volontari della rete di Cittadinanzattiva coinvolti

Insieme si può. Una rete nazionale a sostegno del malato oncologico

Ente finanziatore:  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Durata del progetto: 18 mesi

Capofila: AIMAC – Associazione Italiana Malati di Cancro

Partner:

• I. Stom. Odv (Associazione Italiana Stomizzati)
• FINCOPP – Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico

Abstract di progetto

Contesto:

Il progetto “Insieme si può” nasce dalla consapevolezza che per facilitare l’accesso ai trattamenti terapeutici e migliorare la qualità delle cure per i malati oncologici sia necessario potenziare il sistema delle reti oncologiche regionali. Per favorire il rafforzamento delle reti e l’attuazione della neo costituita Rete dei tumori rari è necessario puntare sulla centralità dei malati e sulla forza del volontariato oncologico, chiamato a svolgere un ruolo sempre più determinante e rappresentativo, anche a livello direzionale.

Obiettivi

1. Rafforzare il network dei punti informativi e il ruolo delle associazioni nelle reti oncologiche regionali e nella realizzazione della Rete dei Tumori Rari;
2. Migliorare la capacità di lobbying e di advocacy delle associazioni di volontariato oncologico, per favorire la partecipazione delle associazioni di volontariato ai livelli rappresentativi e direzionali;
3. Sviluppare la cultura del volontariato, valorizzando il ruolo partecipativo dei giovani che prestano servizio nei Punti informativi di Aimac, presso AISTOM e FINCOPP e presso le associazioni di volontariato, migliorando la capacità degli operatori di offrire ai pazienti ascolto, orientamento, accoglienza personalizzata;
4. Promuovere l’empowerment del malato oncologico attraverso un’informazione personalizzata, anche sui tumori rari, e la mobilitazione delle risorse dei territori.

Attività

Il progetto si fonda su 3 linee di intervento principali:

1. Ampliamento e potenziamento dei servizi online e offline offerti ai pazienti tramite il Servizio Nazionale di Accoglienza e Informazione in Oncologia (SION).
2. Potenziamento della Formazione dei Volontari che prestano servizio presso i punti informativi AIMAC e rafforzamento del volontariato oncologico attraverso mirate azioni di capacity building. L’attività di formazione per i volontari di servizio civile verrà potenziata attraverso l’inserimento nella formazione di tematiche riguardanti le attività di advocacy e di lobbying. Per migliorare la capacità operativa delle associazioni di volontariato, sarà realizzata un’attività di capacity building volta a fornire le conoscenze, le pratiche e gli strumenti per migliorare la comunicazione con i pazienti e le capacità di advocacy nei confronti delle istituzioni.
3. Potenziamento dell’engagement territoriale del paziente oncologico. In questo ambito saranno realizzate attività di informazione e sensibilizzazione, quali seminari e webinar rivolti ai malati oncologici e ai loro familiari.

Risultati previsti:

• Il potenziamento e l’ampliamento degli strumenti di comunicazione e informazione socio-sanitaria rivolta ai pazienti oncologici avrà come conseguenza una migliore conoscenza delle problematiche oncologiche e una riduzione dei pregiudizi spesso connessi al cancro;
• il miglioramento delle competenze acquisite dalle associazioni in termini di advocacy contribuirà a rafforzare la rete nazionale del volontariato oncologico, anche in termini di accresciuta collaborazione nella programmazione e implementazione di interventi sul territorio.
• il percorso di formazione e di apprendistato dei volontari, favorirà lo scambio intergenerazionale e un’effettiva esperienza di partecipazione, un vero laboratorio di cittadinanza attiva.

Per mano: percorsi socio-assistenziali per le famiglie colpite da tumori pediatrici

Ente finanziatore:  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Durata del progetto: 18 mesi

Capofila:  F.A.V.O. Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia

Partner:

• AIMAC – Associazione Italiana Malati di Cancro
• G.O.P. ONLUS
• NO.
• IO DOMANI
• ANDREA TUDISCO
• I FRUTTI DI ANDREA
• SALE IN ZUCCA

Abstract di progetto

Contesto:

Da un punto di vista sanitario, il trattamento terapeutico dei tumori infantili si caratterizza per una notevole complessità e per una durata che può raggiungere mesi o anni e questo rende il tumore pediatrico estremamente grave e difficile da sostenere.

Dal punto di vista sociale, la diagnosi di tumore fatta ad un bambino è estremamente dirompente per la famiglia. Il trattamento produce grandi cambiamenti nella vita quotidiana e ovviamente influisce sia fisicamente che psicologicamente sul bambino e sugli altri membri della famiglia. La diagnosi e il trattamento riducono spesso l’autostima del bambino, lo allontanano dai suoi coetanei e chiaramente richiedono l’aiuto, in molti casi, di uno psicologo.

Obiettivi

Il progetto “Per mano” intende migliorare le condizione di vita dei bambini malati di cancro e delle loro famiglie attraverso lo sviluppo di un sistema operativo integrato di assistenza socio-sanitaria e la creazione di un network nazionale di associazioni di volontariato che si occupano di tumori pediatrici. In particolare, il progetto mira a:

1. favorire una maggiore accessibilità e fruibilità dei servizi di accoglienza, assistenza sociale, sostegno psicologico e orientamento legale per i bambini affetti da tumore e per le loro famiglie in tutte le fasi della malattia;
2. rafforzare la rete dei servizi territoriali offerti dalle associazioni del terzo settore impegnate nel campo dei tumori pediatrici, promuovendo un modello organizzativo integrato, che permetta di superare la frammentazione e la dispersione degli interventi;
3. individuare e condividere best practices e metodologie innovative attuate a livello territoriale, promuovendone la replicabilità in altri contesti.

Attività

1. Potenziamento dei servizi di assistenza sociosanitaria a favore dei bambini malati di tumore e delle loro famiglie, sia nella fase acuta della malattia che nella fase di follow-up. In particolare, saranno realizzati i seguenti interventi:  i) servizio di segretariato sociale; ii) ludoterapia e clownterapia; iii) attività ludiche e didattiche, compreso il sostegno scolastico; iv) servizio dedicato al reinserimento sociale del bambino e dei loro familiari; v) riabilitazione psicomotoria dei bambini e “ludo-sport”.
2. Rafforzamento delle sinergie fra le associazioni impegnate nel campo dei tumori pediatrici per la creazione di una rete operativa integrata. In questo ambito saranno realizzate attività quali: i) mappatura e condivisione di best practices, approcci e metodologie che abbiano caratteristiche di innovazione sociale e siano replicabili in altri contesti; ii) messa in rete dei servizi offerti dalle associazioni; iii) coinvolgimento sinergico di nuove associazioni che si occupano di tumori pediatrici; iv) azione di advocacy strutturata nei confronti delle istituzioni a livello nazionale.

Risultati previsti:

• i bambini malati di cancro risponderanno in maniera più positiva alle terapie grazie alla presa in carico globale, che consentirà ai piccoli pazienti di mantenere una vita attiva nonostante la malattia;
• sia i bambini che le loro famiglie riceveranno sostegno psicologico, sociale e legale anche dopo il completamento delle cure, per una maggiore integrazione del bambino nella scuola e nella società in generale.
• il potenziamento delle sinergie fra le associazioni di volontariato e la messa in rete dei loro servizi contribuiranno a rafforzare la capacità operativa delle associazioni di volontariato e a migliorarne gli impatti sul territorio.

InMEDIATE
International Mediators Trained in Europe

Ente finanziatore:  BIBB / Nationale Agentur Bildung für Europa beim BIBB

Programma di finanziamento:  Erasmus Plus – KA202 –  Partenariati Strategici nell’ambito “Istruzione e Formazione Professionale (IFP)

Durata del progetto: 30 mesi

Capofila: STEINBEIS BERATUNGSZENTREN GMBH (Germania)

Partner:

• Resolutia – Gestione delle controversie (Italia)
• Mediatorzy (Polonia)
• Prodos Consulting (italia)
• Università degli Studi di Firenze (Italia)
• Steinbeis-Hochschule (Germania)
• Swps Uniwersytet (Polonia).

Abstract di progetto

Contesto:

Nonostante le molteplici iniziative intraprese a livello europeo per promuovere la pratica della mediazione civile nella risoluzione delle controversie transfrontaliere, sono ancora molti i fattori che ostacolano la diffusione dei metodi ADR. Una delle principali sfide in questo settore è la mancanza di uniformità negli standard di formazione e nelle procedure di selezione dei mediatori, che sono regolamentate da normative nazionali.

Diversi studi sul campo, inoltre, evidenziano che anche i mediatori esperti hanno bisogno di una formazione specializzata per gestire in modo adeguato  controversie civili internazionali, dove sono in gioco dinamiche di carattere interculturale, spesso poco note ai mediatori che non hanno una specifica esperienza in questo campo.

Obiettivi:

L’obiettivo principale del progetto è quello di stabilire uno standard comune europeo relativo alla qualificazione professionale del mediatore internazionale. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso un programma di formazione, volto a fornire a mediatori professionisti, avvocati e altre figure del settore legale un insieme completo di conoscenze specialistiche, competenze tecniche e interculturali, comprese le tecniche di ODR. In particolare, il progetto mira a:

1. mappare i programmi di formazione esistenti a livello nazionale nei diversi paesi UE, rilevando criticità e individuando le buone pratiche del settore;
2. sviluppare standard di qualità uniformi per favorire il reciproco riconoscimento delle competenze tra Stati UE e contribuire a una maggiore mobilità professionale nel settore della mediazione internazionale;
3. implementare una piattaforma digitale per la formazione e lo scambio di conoscenze e buone pratiche nel campo della mediazione civile transfrontaliera;
4. costruire una rete europea qualificata di mediatori professionali specializzati nel campo della mediazione civile transfrontaliera.

Attività

Il progetto si fonda su 3 pilastri principali:

1. Ideazione e sviluppo di un Curriculum formativo per Mediatori Civili Internazionali;
2. Creazione della piattaforma e-learning InMEDIATE;
3. Produzione di linee-guida per la replicabilità del sistema di validazione delle competenze.

La formazione prevede sia un corso online accessibile attraverso la piattaforma InMEDIATE, sia laboratori di mediazione (Mediation Lab), con simulazioni ed esercitazioni pratiche su casi reali di controversie internazionali.

Risultati previsti:

• miglioramento della capacità dei professionisti della mediazione di trattare le controversie transfrontaliere;
• convalida dei risultati di apprendimento secondo standard uniformi definiti dalle Università Partner;
• produzione di linee-guida per i professionisti del settore legale e per i centri di mediazione su come trasferire, adottare e implementare il programma di formazione InMEDIATE;
• creazione di una rete europea di professionisti qualificati nel campo della mediazione internazionale;
• sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla qualità e affidabilità dei servizi di mediazione internazionale;
• il progetto, infine, ha un chiaro effetto moltiplicatore: oltre alla comunità professionale di mediatori e avvocati, i risultati del progetto produrranno economie di scala, offrendo ai cittadini europei servizi migliori, contribuendo così a un risparmio complessivo di risorse e di tempo.

ENTRNET
Sviluppare reti nazionali per la formazione degli adulti nel campo dell’imprenditorialità

Ente finanziatore: Programma Erasmus+ – Azione Chiave 3, Commissione europea

Durata del progetto: 36 mesi

Capofila: Institouto Mikron Epichiriseon Genikis Synomospondias Epaggelm (Grecia)

Partner:

• Ministero dell’educazione e degli affari religiosi (Grecia)
• Manpower (Grecia)
• Learning Digital di Stefano Tirati (Italia)
• Ente Nazionale del Microcredito (Italia)
• Odisee vzw (Belgio)
• Association Europeenne pour la formation professionnelle (Belgio)
• Universitatea dunarea de jos din gelati (Romania)

Abstract di progetto

Contesto:
In un momento di incertezza e di rapidi cambiamenti, l’Europa ha bisogno di giovani con una mentalità imprenditoriale, che siano in grado di trasformare le idee in azione. L’imprenditorialità è un’abilità che può essere appresa e deve, quindi, essere integrata nei sistemi educativi.

Nel 2016, la Commissione Europea ha pubblicato il Quadro europeo delle competenze imprenditoriali (EntreComp), aprendo il dibattito su cosa significhi essere “imprenditoriali” in tutti gli aspetti della vita e definendo un quadro per supportare la creazione a livello nazionale di percorsi di formazione sull’imprenditorialità e la valutazione delle competenze degli individui.

Adult-Entre-Net suggerisce una comprensione dell’imprenditorialità non come attività limitata al mondo degli affari, ma come una competenza trasversale che può essere applicata a tutte le sfere della vita e non è cruciale solo per una migliore partecipazione al mercato del lavoro, ma anche per una più attiva partecipazione delle persone nella società e la creazione di valore.

L’imprenditorialità è una competenza chiave che richiede un approccio globale e sistematico, dalle policy alla messa in pratica nei diversi settori. Sebbene la maggior parte dei paesi in Europa abbia aumentato i propri sforzi nell’area dell’educazione all’imprenditorialità, è necessario un impegno maggiore per garantire la cooperazione tra i policy-maker e gli stakeholder nei settori dell’istruzione, dell’occupazione, dell’industria, dell’innovazione e della gioventù e per sostenere un approccio olistico allo sviluppo delle competenze imprenditoriali, utilizzando EntreComp, in una prospettiva di apprendimento continuo.

Obiettivi:
Favorire l’istituzione di una rete nazionale o regionale di soggetti che forniscono servizi di istruzione per adulti, all’interno dei paesi partecipanti, e facilitare il loro coinvolgimento nella cooperazione europea.

Attività:
Work Package 1 – Management
Definizione di tutte le attività e meccanismi di preparazione, gestione e implementazione del progetto, nonché gestione del rischio, valutazione e garanzia della qualità.

Work Package 2 – Istituzione di una Adult Education Networks
Creazione di una rete nazionale di soggetti che offrono servizi di istruzione per adulti volta alla valutazione e sviluppo di competenze imprenditoriali. Queste comunità, che hanno un forte legame con il territorio, inizieranno a sviluppare un dialogo transnazionale con altre realtà basate in contesti differenti, identificando ulteriori mobilitatori in ciascuno Stato.

Work Package 3 – Avvio di un piano d’azione per promuovere l’istruzione imprenditoriale per l’apprendimento degli adulti
Nell’ambito di questa azione, verrà definito un piano di attività che contribuirà a delineare un percorso di apprendimento basato sui bisogni di individui e organizzazioni provenienti da contesti nazionali diversi, con lo scopo di espandere lo spettro di opportunità di apprendimento per il gruppo target.

Work Package 4 – Attività di sperimentazione transnazionale
Avvio dei test di quanto elaborato durante il WP3, con lo scopo di dimostrare una natura collaborativa, cross-settoriale frutto della cooperazione tra diversi attori.

Work Package 5 – Attività di capitalizzazione
Il beneficiario capofila provvederà ad elaborare una Guida con raccomandazioni concrete per un’effettiva trasposizione del modello EntreComp in contesti differenti (10-15 pagine), mettendo in luce le lezioni apprese nell’utilizzare tale modello per lo sviluppo di nuove attività intorno alla competenza imprenditoriale.

Work Package 6 – Disseminazione
I partner implementeranno attività di disseminazione con lo scopo di promuovere l’istituzione di reti e i risultati rilevanti del progetto.

Risultati del progetto:

Grazie alle suddette azioni, la partnership mira a raggiungere i seguenti risultati:

• Creare, mettere in atto e garantire la futura attività delle reti di educazione degli adulti su base locale/regionale/nazionale, che utilizzeranno i risultati del progetto Adult-Entre-Net come strumento per promuovere lo sviluppo delle capacità imprenditoriali
• La mappatura del contesto generale relativo all’utilizzo di EntreComp per il rafforzamento delle capacità imprenditoriali nei vari paesi, con l’obiettivo di determinarne stato di applicazione e nuove opportunità
• La creazione di nuove opportunità per l’educazione all’imprenditorialità o l’espansione e l’adattamento di quelle esistenti
• La definizione di strumenti più efficaci per la valutazione delle competenze imprenditoriali in entrata e in uscita per i soggetti coinvolti nell’educazione e formazione imprenditoriale
• Il miglioramento dei legami tra il mondo dell’istruzione e della formazione e il mondo del lavoro, costruito su una forte collaborazione tra autorità pubbliche e istituzioni che rappresentano il mondo del commercio e dell’occupazione

NEVER AGAIN. Developing an innovative training methodology to prevent and combat the risk of secondary victimization of women victims of violence

Ente finanziatore: Commissione Europea – Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza

Durata del progetto: 24 mesi

Capofila: Università della Campania “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento di Giurisprudenza (Italia)

Partner:

• D.i.Re Donne in Rete contro la violenza
• IL SOLE 24 ORE
• Prodos Consulting
• Movimento Artistico Socio Culturale (M.A.S.C.)
• Associazione Maschile Plurale

Abstract di progetto

Contesto:

Atteggiamenti discriminatori, stereotipi culturali e pregiudizi – profondamente radicati nel sistema giustizia e nei media – limitano gravemente la capacità delle donne vittime di violenza di cercare aiuto e di accedere ai percorsi giudiziari. Gli stereotipi conducono di solito alla vittimizzazione delle vittime, che a sua volta può portare ad una vittimizzazione secondaria. Le donne sono meno propense a cercare giustizia a causa della mancanza di fiducia nel sistema giudiziario e hanno anche meno probabilità di essere consapevoli dei loro diritti.

Obiettivi:

NEVER AGAIN mira a prevenire e combattere la vittimizzazione secondaria nei casi di violenza contro le donne, in linea con la normativa nazionale ed europea. In particolare, il progetto si propone di:

• Migliorare l’accesso alla giustizia per le donne vittime di violenza di genere, favorendo un approccio incentrato sulle vittime e i loro diritti.
• Contribuire ad una più efficace attuazione delle disposizioni di legge nazionali ed internazionali in materia di violenza contro le donne – con specifico riguardo alla “vittimizzazione secondaria” – nella pratica quotidiana dei professionisti della giustizia.
• Favorire la sensibilità di genere del sistema giustizia, aumentando la consapevolezza e la conoscenza riguardo le radici socio-culturali del fenomeno della violenza contro le donne.
• Sensibilizzare i giornalisti sull’importanza di una corretta comunicazione e informazione sul tema della violenza di genere, che contribuisca a sradicare pregiudizi e modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini.

Attività

Il progetto si fonda su due pilastri principali:

1) Programma di formazione rivolto ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ai professionisti della giustizia e ai giornalisti sulla prevenzione della vittimizzazione secondaria.

2) Attività di comunicazione, diffusione e sensibilizzazione. Questa attività prevede la produzione e distribuzione di contenuti visivi multilingue per social media; articoli giornalistici e 1 e-book; campagne sponsorizzate su Facebook e Instagram.

Le attività di formazione coinvolgeranno 100 agenti di polizia, 200 professionisti della giustizia e 50 giornalisti. Le attività di comunicazione e sensibilizzazione accompagneranno tutta la durata del progetto, coinvolgendo una platea molto più ampia. Tra le numerose attività previste, il progetto porterà in scena in 10 città italiane uno spettacolo teatrale interattivo, pensato per sensibilizzare il pubblico sulla tematica della vittimizzazione secondaria.

Risultati attesi:

• maggiore sensibilità del sistema giustizia nei confronti dei bisogni e dei diritti delle donne vittime di violenza;
• migliori conoscenze e competenze sulla normativa nazionale ed internazionale in materia di vittimizzazione secondaria;
• maggiore comprensione dell’importanza di un uso corretto del linguaggio e delle immagini nella cronaca giornalistica;
• maggiore consapevolezza riguardo le radici culturali della violenza contro le donne e la vittimizzazione secondaria.

Scambio di buone pratiche e creazione di reti nell’ambito dell’educazione degli adulti e dell’e-learning nel settore dei finanziamenti dell’UE

Ente finanziatore: Programma Erasmus +, Commissione europea

Durata del progetto: 22 mesi

Capofila: EUFRAK-EUROCONSULTS BERLIN GMBH

Partner:

• Prodos Consulting
• European Projects Association
• European Fund Management Consulting OÜ
• Wieser Consult S.R.L.
• Informo – Udruga Za Poticanje Zaposljavanja, Strucnog Usavrsavanja I Obrazovanja
• Asociacion Building Bridges
• Instituto Pedro Nunes Associacao Para A Inovacao E Desenvolvimento Em Ciencia E Tecnologia

Abstract di progetto

Contesto:

E’ necessario che le organizzazioni educative che si occupano di formazione per adulti nel campo dei finanziamenti europei si coordinino tra loro, scambino buone pratiche e discutano nuovi approcci metodologici, sia in merito all’insegnamento frontale che online e in particolar modo sull’utilizzo innovativo dell’ICT nella formazione. E’, infatti, sempre più urgente che si preparino all’arrivo dei nuovi programmi di finanziamento 2021-2017, per poter offrire una formazione aggiornata e completa ai propri corsisti.

Obiettivi:

Creare una rete europea per lo scambio di buone pratiche nel campo della formazione degli adulti (con un focus specifico sull’e-learning) al fine di prepararsi al meglio alla nuova Programmazione 2021-2027. I partecipanti saranno i formatori delle organizzazioni (gruppo target diretto del presente progetto), mentre i beneficiari finali saranno gli studenti adulti dei corsi di formazione offerti da ciascuna organizzazione (II gruppo target).

Attività:

• 5 riunioni di progetto (incluso il meeting iniziale e la conferenza finale a Bruxelles)
• 1 evento congiunto di formazione del personale che supporterà i formatori nell’implementazione di nuovi percorsi di apprendimento e insegnamento
• diffusione sia online che offline a livello locale, regionale, nazionale ed europeo dei risultati di progetto
• integrazione delle nuove metodologie di formazione nelle normali attività di formazione dei partner: a tutti i partner del progetto verrà richiesto di fornire lo stesso input (in base al loro specifico campo di lavoro e specializzazione) legato al campo educativo

Risultati del progetto:

• un manuale (di 20-30 pagine) con focus sui programmi di finanziamento del nuovo periodo 2021-2027
• una mappatura delle organizzazioni attive nel campo dell’istruzione sui finanziamenti europei e la creazione di una rete europea di  collaborazione in questo settore.

DICA EUROPA!

Dialogo, Integrazione, Competenze e Abilità nel nuovo Terzo settore

Avviso pubblico per l’individuazione di soggetti attuatori per la realizzazione di interventi di formazione specialistica destinati ai volontari/associati/occupati del terzo settore in materia di dialogo sociale

Ente finanziatore: Progetto finanziato attraverso il PON SPAO (Programma Operativo Nazionale “Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione”) e promosso da ANPAL e Fondo Sociale Europeo

Durata del progetto: 24 mesi

Ente proponente: STUDIO SAPERESSERE SRL

Partner di progetto:

• Prodos Consulting
• Cittadinanzattiva
• Associazione Legambiente e Formazione
• ARCI APS

Abstract di progetto

Contesto: 

L’accesso ai finanziamenti rappresenta una priorità strategica per la sostenibilità e lo sviluppo futuro delle imprese non-profit, le quali devono confrontarsi sia con un incremento dei fabbisogni sociali conseguenti alla crisi economica, sia con una competizione crescente alimentata dalla riduzione delle risorse pubbliche disponibili. L’obiettivo di integrazione delle risorse risulta, quindi, di primaria importanza ed è indispensabile porre attenzione soprattutto alle rilevanti opportunità di finanziamento che sono offerte dall’Unione Europea.

Obiettivi: 

Il progetto DICA EUROPA! intende contribuire a rafforzare il ruolo degli enti del Terzo settore nei processi di programmazione, pianificazione, gestione dei fondi SIE e dei programmi europei 2014/2020, per un uso più efficace ed efficiente delle risorse pubbliche, attraverso un percorso di formazione specialistica sulla progettazione europea e sulle politiche di Coesione dell’Unione, rivolto a volontari, associati e occupati delle organizzazioni non-profit.

Obiettivo principale del piano formativo è quello di fornire ai partecipanti gli strumenti pratici e metodologici per individuare le forme più opportune di accesso alle risorse finanziarie dell’Unione europea ed elaborare proposte progettuali in linea con gli standard della Commissione europea. In particolare, il percorso intende formare e/o aggiornare figure professionali appartenenti agli ETS, dotate di specifiche conoscenze teoriche e abilità operative nell’ambito del project management e del  project financing per la progettazione sociale.

In linea con gli obiettivi del bando, il progetto mira a rafforzare la capacità degli ETS  e l’empowerment degli operatori del settore soprattutto nelle 5 Regioni meno sviluppate: infatti le risorse allocate in relazione alla realizzazione delle attività progettuali sono destinate prevalentemente alle Regioni meridionali, come si evince dal budget e dalle sedi individuate per la realizzazione dei Project Lab, degli eventi informativi (Infoday) e di networking (Café DICA Europa!).

Attività: La formazione sarà erogata in modalità “blended”, che comprende sia attività di formazione a distanza (circa 20 ore di FAD), sia lezioni frontali in aula (40 ProjectLab), oltre alla realizzazione di  10 Webinar.  La formazione a distanza prevede una interazione discente-docente sincrona ed è diretta a fornire ai partecipanti adeguate conoscenze teoriche, materiali  didattici e strumenti propedeutici ai laboratori pratici. L’approccio metodologico prevede quindi l’azione sinergica tra le competenze teoriche acquisite attraverso le video-lezioni e il “learn-by-doing” delle attività laboratoriali.

SpreK.O.

Una rete nazionale per la lotta allo spreco e la promozione del consumo responsabile

Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – “Avviso n.1/2018 per il Finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117 e S.M.I. – Anno 2018”

Anno: 2019

Durata del progetto: 18 mesi

Ente proponente: CA – Cittadinanzattiva

Partner di progetto: AICS – Associazione Italiana Cultura e Sport

Abstract di progetto

SpreK.O. vuole rispondere all’esigenza di incrementare la sensibilizzazione dei cittadini sulla riduzione degli sprechi. Tale necessità è stata resa evidente dalla recente ricerca effettuata dall’Istat sui comportamenti e la soddisfazione dei cittadini riguardo la raccolta differenziata (luglio 2018), dalla quale è emerso che il 93,4% delle famiglie vorrebbe maggiori informazioni su come separare i rifiuti.

Il progetto SpreK.O. unisce l’esperienza consolidata nell’organizzazione di eventi e di sensibilizzazione rivolti a giovani e adulti di CA e di AICS, con l’obiettivo di incentivare un cambiamento significativo degli stili di vita e dei modelli di produzione e consumo in un’ottica di promozione dello sviluppo dei territori della comunità. Il progetto intende stimolare l’impegno congiunto di tutti gli attori del panorama sociale, coinvolgendo i cittadini affinché diventino protagonisti di nuove scelte e stili di vita.

In particolare il progetto intende: promuovere l’empowerment dei cittadini; potenziare la rete associativa di CA e AICS; promuovere e avviare partenariati strategici e percorsi di collaborazione con enti locali e aziende al fine di valorizzare la dimensione locale come effettivo spazio di confronto; coinvolgere i giovani quali attori promotori e di comportamenti ambientalmente sostenibili; promuovere la replicabilità di buone pratiche già realizzate al livello locale.

SpreK.O., coerentemente con gli obiettivi che intende raggiungere, si avvarrà della presenza capillare al livello nazionale di cui dispongono le due realtà associative per individuare le zone più critiche e organizzare 20 iniziative territoriali sul tema della sostenibilità e riduzione dei rifiuti.

YesSsi – Simple Access to ADR for Consumers

Anno: 2019

Ente proponente: Resolutia S.r.l.

Ente finanziatore: Consumer Programme, European Commission

La fiducia incoraggia i consumatori a sperimentare e fare acquisti ed è, quindi, necessaria a sostenere nuove imprese, aumentare la concorrenza e creare crescita. Troppo spesso però, l’accesso alla giustizia per i consumatori diventa insostenibile a causa di sistemi poco trasparenti, costi proibitivi, complessità del contenzioso e mancanza di tempistiche chiare. Questi fattori critici diventano gravi ostacoli in Italia, un paese che soffre di un sistema giudiziario cronicamente inefficiente. Secondo i dati (World Bank’s Doing Business 2019), nel 2018 l’Italia si è classificata al 111° posto di 183 paesi per quanto riguarda l’efficienza del contenzioso civile.

Il progetto “YesSsi – Simple Access to ADR for Consumers”, della durata di 12 mesi, mira a promuovere e facilitare un accesso diffuso e rapido agli Strumenti di Alternative Dispute Resolution in Italia, fornendo ai consumatori un modo semplice e conveniente di salvaguardare i loro diritti e impegnarsi in transazioni commerciali con fiducia.

In accordo con

– la Direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie per i consumatori

– la Direttiva 2008/52/CE sulla mediazione in materia civile e commerciale

– il Regolamento 524/2013 (CE) sulla risoluzione delle controversie online per i consumatori e

– il Libro verde sulla risoluzione alternativa delle controversie in materia civile e di diritto commerciale,

Resolutia S.r.l, società perugina di recente costituzione nel settore ADR, realizzerà in Italia la prima Piattaforma online allo scopo di promuovere un uso diffuso e rapido dell’ADR, contribuendo così alle politiche del Consumer Programme e garantendo un accesso equo alla giustizia per tutti. Più in dettaglio, il progetto mira a:

• Fornire un unico punto di accesso (piattaforma YesSsi) agli strumenti ADR utili ai consumatori di tutti i settori;
• Espandere l’utilizzo degli strumenti ADR, fornendo ai consumatori informazioni chiare e strumenti adeguati per guidarli attraverso le opzioni disponibili;
• Diffondere la consapevolezza tra i cittadini in merito ai vantaggi degli strumenti ADR;
• Coinvolgere e riunire i fornitori di ADR, fornendo loro risorse utili e strumenti per gestire il proprio lavoro;
• Coinvolgere e riunire aziende e professionisti offrendo loro il supporto IT nella gestione dei loro compiti ADR.

Progetto finanziato nell’ambito del Programma di finanziamento europeo “Giustizia 2014-2020” Call for proposals for Action Grants 2018 JUST-JTRA-EJTR-AG-2018 “Action grants to support transnational projects on judicial training covering civil law, criminal law or fundamental rights”.

Anno: 2019

Durata: 24 mesi

Ente proponente:  University della Campania  “Luigi Vanvitelli” – Department of Law (Second University of Naples – SUN) (Italy)

Partner di progetto: Università di Barcellona, Osservatorio del Sistema Penale e Diritti Umani (OSPHD), Spagna; Associazione Antigone, Italia; Prodos Consulting, Italia; European Centre, Albania; Avokati I Popullit Albanian Ombudsman (OMB), Albania.

Abstract di progetto

Il progetto BeComPetent prevede la collaborazione di varie organizzazioni che operano in settori diversi, ma con competenze trasversali in ogni area di intervento del progetto. Il progetto vuole rafforzare le capacità del personale civile delle carceri (es. personale educativo, assistenti sociali, psicologi), in materia di protezione di diritti umani e diritti fondamentali, incluso il contrasto alla radicalizzazione di pratiche violente all’interno della struttura carceraria. In linea con le esigenze sottolineate dal diritto internazionale e dalla Raccomandazione CM/Rec (2012)12, le attività di progetto si focalizzeranno in particolare sulla gestione dei bisogni speciali dei detenuti stranieri.

BeCompetent intende colmare le lacune interne del personale carcerario dovute alla sempre maggiore diversità culturale e multi-etnica che porta tra gli altri a problemi di comunicazione, incomprensioni religiose e alimentari, e fornendo gli strumenti necessari per gestire le situazioni problematiche all’interno delle carceri. Secondo la raccomandazione CM/Rec (2010)1 la formazione professionale del personale deve prestare una particolare attenzione alle vittime e a chi potrebbe avere dei bisogni speciali, e il Concilio d’Europa ha sottolineato la necessità di focalizzarsi sui bisogni speciali dei prigionieri stranieri.

In linea con le esigenze di un training più specifico dunque il progetto BeComPetent vuole implementare un programma transnazionale di formazione per formatori, supportato da iniziative di condivisione di buone pratiche e dalla disseminazione di un toolkit tradotto in più lingue con lo scopo di fornire al personale le competenze necessarie in materia di legislazione UE e diritti umani, sviluppando competenze orizzontali per impedire la radicalizzazione di pratiche violente e rafforzare gli standard di sicurezza nelle carceri. Verrà infine creata una piattaforma on-line per mettere in contatto i potenziali stakeholders: formatori, educatori, amministratori carcerari, studiosi di diritti umani, ricercatori, policymakers, con lo scopo di rafforzare la cooperazione e agevolare lo scambio di informazioni e di buone pratiche per quanto riguarda i diritti dei detenuti stranieri.

UNA RETE CONTRO GLI ABUSI

Anno: 2019

Ente proponente: Società Cooperativa Sociale Orsa Maggiore

Ente finanziatore: Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo

Secondo i risultati di una indagine condotta nel 2015 dal Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI), la seconda forma di violenza più diffusa nei confronti dei minori, dopo la trascuratezza materiale e/o affettiva (47%), è il fenomeno della violenza assistita, che costituisce quasi il 20% dei casi analizzati: circa 1 bambino su 5 fra quelli maltrattati è testimone di violenza domestica intra-familiare.

Il progetto “Una rete contro gli abusi”, co-finanziato dal Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo, intende contribuire a tutelare il benessere relazionale e la salute psico-fisica di bambini e adolescenti testimoni di abusi nei confronti delle madri, attraverso lo sviluppo di un sistema operativo integrato di accoglienza e presa in carico delle vittime di violenza intra-familiare.

L’iniziativa si avvarrà di una équipe multidisciplinare, costituita da consulenti legali, mediatori familiari, operatori del servizio sociale e psicoterapeuti, al fine di elaborare strategie e metodi di lavoro condivisi, con particolare riguardo alle seguenti linee di intervento:

1. ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO mediante l’attivazione di una helpline;
2. INTERVENTO ASSISTENZIALE PSICOLOGICO E LEGALE rivolto alle donne e ai minori vittime di abusi attraverso un percorso di accompagnamento personalizzato;
3. INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEI CITTADINI E DEGLI OPERATORI SCOLASTICI, in un’ottica di prevenzione primaria.

Il progetto, della durata di 12 mesi, sarà realizzato dalla Cooperativa sociale Orsa Maggiore, che da oltre 30 anni opera nel territorio di Catania e Messina con azioni mirate di prevenzione, cura, riabilitazione ed integrazione sociale, attraverso la gestione di servizi socio-sanitari, educativi e culturali rivolti a famiglie fragili e soggetti svantaggiati.

Le attività progettuali si svolgeranno nei locali di un immobile ubicato nel comune di Aci Catena (CT), confiscato alla mafia e dato in concessione alla Coop. Soc. Orsa Maggiore a titolo gratuito per 10 anni.

GENERAZIONI CONNESSE – SAFER INTERNET CENTRE

Anno: 2018

Capofila: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR)

Ente finanziatore: Commissione europea – Innovation and Networks Executive Agency

Enti Partner: Polizia di Stato – Polizia Postale e delle Comunicazioni, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,  Save the Children Italia Onlus, S.O.S Telefono Azzurro Onlus, Cooperativa E.D.I., Skuola.net, Agenzia Dire, Fondazione Giffoni film festival.

Il progetto, di durata biennale,  intende promuovere un uso sicuro di internet e delle nuove tecnologie digitali, garantire un livello elevato di sicurezza comune delle reti e dell’informazione, nonché del livello di protezione contro incidenti, rischi e minacce della sicurezza online e dell’informazionenei Paesi dell’Unione europea.

Gli ambiti specifici del progetto sono:

1) Azioni di sensibilizzazione (Awareness Centre), per favorire un processo di autovalutazione delle scuole mediante l’adozione di regolamenti interni che includano misure di prevenzione e di gestione delle situazioni problematiche del bullismo e del cyberbullismo;  creazione di una piattaforma formativa online sui temi della sicurezza in rete; sviluppo di una campagna di comunicazione attraverso l’utilizzo di canali media tradizionali, media online e social media – realizzata da tutti i partner del Progetto e dell’Advisory Board; realizzazione di una redazione giornalistica web che favorisca la rappresentazione del punto di vista dei giovani.

2) Azioni di supporto (Helpline) rivolte a coloro che si trovino in situazioni di disagio o pericolo, attraverso diversi strumenti di comunicazione.

3) Azioni di potenziamento (Hotline) del servizio di segnalazione di materiale illegale su internet.

TUTORED
La piattaforma social dedicata al mondo universitario e alla talent acquisition

Progetto finanziato nell’ambito della misura agevolativa SMART&START ITALIA di Invitalia, per la nascita e la crescita delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico

Misura finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal PON Imprese e competitività 2014-2020

Anno: 2018

Ente proponente: Tutored s.r.l.

Abstract di progetto

Tutored è la piattaforma social dedicata al mondo universitario e alla talent acquisition, dove oltre 300mila studenti universitari e neo-laureati italiani si sono registrati per soddisfare due esigenze principali:

• preparare al meglio gli esami universitari. All’interno della App gli studenti universitari possono condividere informazioni, appunti, prenotare ripetizioni da studenti che hanno già sostenuto lo stesso esame e, più in generale, interagire con una community di studenti appartenenti allo stesso percorso di studi;
• creare il proprio profilo professionale, candidarsi agli annunci di lavoro che vengono quotidianamente pubblicati dalle aziende e trovare le posizioni lavorative più in linea con le proprie ambizioni.

Con Tutored, anche le grandi imprese possono presentare e valorizzare la propria realtà in uno student hub social altamente profilato e realizzare attività di employer-branding ed engagement targettizzate, grazie al collegamento diretto con la community di giovani millennials che quotidianamente interagiscono sulla piattaforma, alla ricerca delle prime opportunità di lavoro e stage.

Attraverso il piano di impresa finanziato dall’iniziativa SMART&START, Tutored mira ad espandere la propria community di studenti e neolaureati in Europa, a validare il proprio modello di business rivolto alle aziende in Italia e nei Paesi in cui la start-up è già presente, come Spagna, Francia e Germania, e ad aprirsi a nuovi mercati.

Per raggiungere tali obiettivi, Tutored intende sviluppare e implementare all’interno della App nuove funzionalità avanzate per gli utenti e per le aziende, attraverso l’applicazione di tecnologie altamente innovative basate su sistemi di intelligenza artificiale e machine learning. Gli interventi di potenziamento della piattaforma consentiranno di avvicinare sempre di più studenti, laureandi e laureati al mondo delle aziende attraverso l’attivazione di nuovi strumenti avanzati di employer branding online, favorire maggiori possibilità di interconnessione, valorizzare al meglio le skills dei candidati ed ottimizzare i processi di screening e selezione da parte dei recruiters.

FOMENTO
Fostering mediation in cross-border
civil and succession matters

Progetto finanziato nell’ambito del programma europeo “Giustizia 2014-2020”, Call for proposals for action grants JUST-JCOO-CIVI-AG-2016: “Action grants to support national and transnational projects to foster judicial cooperation in civil matters”

Anno: 2017

Durata di progetto: 24 mesi

Ente proponente: Resolutia – Gestione delle controversie (Italia)

Partner di progetto: Steinbeis Beratungszentren Gmbh (Germania), Mediatorzy.pl (Polonia), Prodos Consulting (Italia) e STI Akademie für Mediation, Soziales und Recht der Steinbeis-Hochschule Berlin GmbH (Germania).

Abstract di progetto

Il progetto FOMENTO unisce l’impegno e l’expertise di 5 partner europei con competenze specialistiche in ambito giuridico e nei settori della mediazione e della comunicazione, con l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza e un più ampio utilizzo degli strumenti di mediazione civile (ADR e ODR) per la risoluzione delle controversie di carattere transfrontaliero, contribuendo a rendere, in particolare, le procedure in materia di successioni più rapide e semplici e garantendo una più corretta applicazione della normativa europea vigente (direttiva 2008/52/CE e Regolamento (UE) n. 650/2012).

FOMENTO risponde all’esigenza di rendere la mediazione uno strumento più accessibile per i cittadini europei e di colmare le lacune in materia di mediazione familiare transfrontaliera dei professionisti del settore, attraverso l’attivazione di un percorso di potenziamento e valorizzazione strutturato in attività di analisi degli effetti prodotti a livello nazionale e transfrontaliero dalla normativa vigente, individuazione e condivisione delle best practice, formazione dei mediatori, e sensibilizzazione di professionisti e cittadini sul ricorso a tale strumento.

FOMENTO, inoltre, intende creare un network transnazionale di centri di mediazione, allo scopo di mettere in rete avvocati, giudici, mediatori, assistenti legali, policy makers, ricercatori e cultori della materia, esperti in materia di successioni, e cittadini europei che risiedono stabilmente in un Paese straniero. Il network permetterà di promuovere l’impiego dell’ADR e dell’ODR per le questioni di natura civilistica che coinvolgano diverse culture, la condivisione tra Stati di best practice e l’acquisizione di competenze specialistiche da parte dei professionisti del settore, contribuendo alla valorizzazione di uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia.

LAMETIA DOP
Migliorare la conoscenza e favorire la divulgazione dell’Olio extravergine d’oliva DOP

Progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ai sensi del Decreto n. 15487 del 01/03/2016

Anno: 2016

Durata del progetto: 15 mesi

Ente proponente: Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva DOP Lametia (Italia)

Abstract di progetto

Il Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva DOP Lametia, costituito nel 2000 come aggregazione di una decina di realtà produttive presenti nella piana di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, produce un olio di grande pregio, che ha ottenuto il riconoscimento D.O.P. dall’Unione Europea nel 1999.

Nell’ottica di valorizzare i prodotti agroalimentari a marchio DOP e IGP come risorsa essenziale per garantire uno sviluppo sostenibile del territorio, il Consorzio intende sensibilizzare il consumatore finale sull’origine, le proprietà, le caratteristiche dell’olio extravergine d’oliva contraddistinto dal riconoscimento UE, in modo da favorire la diffusione di scelte di acquisto e consumo consapevoli e attente alla qualità del prodotto e al territorio di provenienza.

I contenuti creativi dell’iniziativa sono studiati allo scopo di sviluppare un’immagine integrata che coinvolga il prodotto, il territorio, gli attori della filiera, le istituzioni mediante opportune forme di coordinamento, evocando sia la dimensione storico-culturale del territorio d’origine, sia la dimensione esperienziale del prodotto certificato.

Al fine di garantire all’iniziativa la massima copertura, la strategia di comunicazione punterà sull’elevato potenziale di engagement offerto dai canali web, quali social media e blog. Saranno, inoltre, realizzati eventi divulgativi e ricreativi sul territorio, volti a promuovere il patrimonio di storia, tradizioni e cultura che sta alla base del prodotto certificato D.O.P. e I.G.P, mediante opportune forme di coordinamento con i diversi soggetti locali (produttori, distributori, uffici di accoglienza turistica, amministrazioni pubbliche, strutture ricettive e altre organizzazioni).

SION – Servizio Nazionale di Accoglienza e Informazione in Oncologia

Progetto finanziato dalla Fondazione Stavros Niarchos

Anno: 2016

Ente proponente: Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC)

Abstract di progetto

Da oltre quindici anni AIMaC assicura ai malati di cancro e ai loro familiari una corretta ed esaustiva informazione attraverso il Servizio nazionale di Accoglienza e Informazione in Oncologia – SION: un modello unitario, diffuso in tutto il territorio nazionale, di struttura informativa in oncologia, che contribuisce a favorire l’alfabetizzazione sanitaria  del cittadino in merito al cancro, migliorandone la consapevolezza dei propri diritti e delle risorse che il sistema garantisce, dello stato attuale della ricerca e dell’assistenza medica e sanitaria.

Il servizio è basato su una rete di 40 Punti Informativi istituiti nelle strutture di oncologia di policlinici universitari e aziende ospedaliere. Tale rete rappresenta una fonte d’informazione autorevole, documentata e capace di interagire con il cittadino, l’operatore sanitario e i media per fornire loro una documentazione tempestiva e pertinente per ogni tematica d’interesse oncologico.

Grazie al contributo erogato dalla Fondazione Stavros Niarchos, AIMaC ha implementato e potenziato la rete SION, in modo tale da rispondere alle esigenze di informazione e di accoglienza in maniera sempre più afficace e capillare, garantendo il Servizio ad un maggior numero di cittadini attraverso il miglioramento della fruibilità e dell’accessibilità. I risultati attesi sono stati raggiunti con successo  attraverso la realizzazione di tre azioni-chiave:

• Ampliamento della rete dei Punti Informativi nelle strutture oncologiche italiane;

• Aggiornamento del materiale divulgativo esistente e produzione di nuovi materiali informativi (brochures, flyer, DVD), sia in formato elettronico che cartaceo;

• Formazione rivolta a 140 operatori volontari presso i punti informativi AIMAC per migliorarne le competenze comunicative e organizzative.

Youth, actors of future in their community

Progetto finanziato dalla Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi

Anno: 2016

Durata del progetto: 12 mesi

Ente proponente: NSGK – Ndihme Sociale Gruas Kryefamiljare (Albania)

Abstract di progetto

Nel difficile cammino dell’Albania verso l’integrazione europea, l’impegno di ONG e organizzazioni della società civile è di fondamentale importanza per dare una risposta concreta ai tanti giovani e adolescenti che vivono in condizioni di disagio e marginalità, soprattutto nelle zone rurali del Paese.

NSGK, da anni impegnata nella realizzazione di progetti di inclusione sociale, democratizzazione e coesione territoriale, punta sulle scuole e sulla partecipazione di migliaia di studenti per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sui diritti dell’infanzia e sulla tutela dei minori a rischio di abusi, abbandono e sfruttamento.

Leadership training, formazione peer-to-peer, dibattiti e seminari, spettacoli dal vivo e mostre d’arte con una forte impronta sociale ed ecologica sono alcuni degli strumenti che vengono utilizzati per favorire lo scambio di esperienze e di buone pratiche nel campo dell’educazione non formale su temi quali la parità di genere, la violenza domestica, l’educazione sessuale, la sostenibilità ambientale.

TUTORED
Start-up innovative

Progetto finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico “Fondo per la nascita e lo sviluppo di Start-up innovative” (L.R. 13/2013 – art. 6) pubblicato dalla Regione Lazio

Anno: 2016

Ente proponente: Tutored s.r.l. (Italia)

Abstract di progetto

Tutored è una piattaforma social che permette agli studenti universitari di incontrarsi per migliorare la loro vita universitaria e soddisfare tutte quelle priorità con cui si trovano a confrontarsi durante il percorso accademico, dalla selezione dell’Università più in linea con le proprie esigenze formative, alla preparazione degli esami o ancora alla possibilità di partire per un’esperienza Erasmus. Nello specifico, Tutored offre un servizio di Tutoring online e offline, mediante cui gli studenti che necessitano di supporto nella preparazione di un esame possono pianificare delle lezioni con uno studente più grande (o neo-laureato) proveniente dalla loro stessa Università e che ha già sostenuto lo stesso esame.

Fondata da tre giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, la start-up innovativa con sede nella Regione Lazio si era già distinta durante il percorso di InnovAction Lab 2014, qualificandosi tra le 10 migliori startup del programma a livello nazionale. In soli 12 mesi di attività, ha ottenuto ottimi risultati in termini di utenti e crescita, raggiungendo: 450.000 visitatori unici mensili Italia; 150.000 visitatori unici mensili a Londra e Berlino (servizio lanciato il 1° dicembre 2015); un costo di acquisizione pari a € 0,01/utente; 3.5m di visite sulla pagina/mese; 80.000 utenti registrati: (di cui 70.000 per le news e 10.000 per il tutoring, con un totale di 7.000 prenotazioni).

Con un piano di crescita strutturato per il biennio 2015-2017, finalizzato ad assicurare la presenza del servizio in tutte le regioni italiane e l’attivazione in Europa, nonché l’implementazione di servizi aggiuntivi, Tutored ha potuto beneficiare di una sovvenzione diretta erogata dalla Regione Lazio a valere sulle risorse del “Fondo per la nascita e lo sviluppo di Start-up innovative”, dedicato allo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali, posti in essere da PMI costituite o costituende, stabilite sul territorio regionale.

T.A.L.E.
Training Activities for Legal Experts on children rights

Progetto finanziato nell’ambito del programma europeo “Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza” nell’ambito dell’Action Grant JUST/2014/RCHI/AG/PROF/7052

Anno di avvio: 2014

Durata del progetto: 24 mesi

Ente proponente: Save the children Italy

Partner di progetto: Scuola superiore dell’Avvocatura (Italia); Organizatia Salvati Copiii (Save the Children Romania); Defence for Children International; Instituto de Apoio à Criança (Portogallo); Merced Migraciones Foundation (Spagna); Liverpool Law Clinic and European Children’s Rights Unit, School of Law and Social Justice, University of Liverpool (Regno Unito).

Abstract di progetto

T.A.L.E. nasce allo scopo di offrire una formazione specializzata rivolta agli operatori legali che rappresentano i minori nei procedimenti giudiziari, sugli strumenti internazionali volti a promuovere e proteggere i diritti dei minori e sulla corretta attuazione dei principi sanciti dalle Linee Guida del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di minore (CoE CFJ) a livello nazionale. Il programma di formazione è ideato per fornire elementi teroici e pratici ai legali che rappresentano i minori, anche attraverso la discussione di casi di studio reali affrontati nell’attività degli sportelli di assistenza legale.

T.A.L.E. si fonda su un approccio partecipativo che mette al centro la voce del minore, ponendo in essere attività di consultazione e ascolto dei minori coinvolti in procedimenti giudiziari, allo scopo di garantire l’inclusione delle loro esigenze e punti di vista nello sviluppo di linguaggi, strumenti e materiali adeguati per la formazione dei legali che li rappresentano.

È inoltre scopo del progetto realizzare attività di capacity-building attraverso l’organizzazione di training workshop in ciascun Paese coinvolto, lo sviluppo di moduli di formazione online e la disseminazione dei materiali formativi sviluppati appositamente per poter essere adattati ai diversi contesti giuridici degli Stati membri UE, secondo un’ottica di sostenibilità progettuale, e sperimentati durante i seminari. T.A.L.E., inoltre, intende incentivare la promozione e lo scambio a livello europeo di informazioni e buone pratiche in tema di diritti dei minori tra i professionisti del settore legale.

Il progetto prevede il coinvolgimento di 100 legali selezionati tra le maggiori organizzazioni per prendere parte alle sessioni di formazione; 1000 legali provenienti dagli Stati coinvolti nel progetto saranno beneficiari finali dei materiali di formazione on-line prodotti; 50 minori coinvolti nelle attività di consultazione.

CANCER ADVOCACY ACADEMY

Progetto finanziato dalla Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi

Anno: 2015

Durata del progetto: 12 mesi

Ente proponente : European Cancer Patient Coalition –ECPC (Belgio)

Partner di progetto: Cancer Patients Association of Slovenia (Slovenia); League Against Cancer Bitola – FYROM (Repubblica di Macedonia); Romanian Oncology Association “Saint Anna” (Romania); National Association of Patients with Oncological Diseases -APOZ (Bulgaria).

Abstract di progetto

La letteratura scientifica ha evidenziato che un’adeguata informazione consente ai malati oncologici di acquisire maggiore consapevolezza della propria malattia, aumentando l’adesione e il rispetto delle prescrizioni terapeutiche.

Oggi le nuove tecnologie ICT rivestono un ruolo essenziale nell’orientare i pazienti nella ricerca autonoma di informazioni specifiche sul loro stato di salute. Tuttavia, sul web non è sempre possibile discernere le informazioni affidabili sia dal punto di vista della correttezza clinico-scientifica che da quello dell’indipendenza delle fonti.

In questo contesto, il progetto si propone di raggiungere un duplice obiettivo:

• Favorire l’accessibilità ad una corretta informazione online in quei Paesi dove l’accesso ad Internet è inadeguato, mediante la fornitura di dispositivi hardware agli enti collegati con ECPC.

• Avviare un percorso formativo in modalità e-learning, rivolto alle associazioni federate con ECPC, al fine di migliorare la capacità dei pazienti di utilizzare il web per accedere a fonti di informazione specialistiche e scientificamente corrette, attraverso l’utilizzo di banche dati attendibili e di strumenti di advocacy, quali social networks, siti web, etc.  che migliorino la capacità dei malati oncologici di esprimere le proprie istanze a livello politico su scala sia nazionale che internazionale.

Il progetto ha raggiunto ottimi risultati, permettendo agli enti coinvolti nell’iniziativa di acquisire maggiore visibilità sui social media, condividere le loro best practices con altri membri di ECPC, realizzare campagne di sensibilizzazione online, creare materiali promozionali, orientare e supportare i propri pazienti in maniera adeguata.

L’ALBERO DELLA VITA
progetto contro l’esclusione sociale dei malati oncologici, anche anziani,
e dei loro caregiver

Progetto finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo U.N.R.R.A.- annualità 2013

Anno di avvio: 2014

Durata del progetto: 12 mesi

Ente proponente: Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici – AIMaC

Abstract di progetto

Per un pieno riconoscimento del diritto delle persone a condurre una vita dignitosa e a svolgere appieno la loro parte nella società, “L’Albero della vita” si propone di combattere l’esclusione sociale delle persone malate di cancro, anche anziane, e dei loro caregiver, sia se essi siano o non siano occupati.

Attraverso la realizzazione di attività informative e formative dedicate, il progetto mira a favorire l’accesso da parte dei malati e dei caregiver di ogni età, ai servizi socio assistenziali presenti sul territorio (assistenza domiciliare integrata, assistenza domiciliare, centri diurni, inziative di sollievo, ecc.), e a supportarli nella comprensione delle modalità di presentazione della domanda per l’accertamento dello stato di invalidità civile, di handicap e di inabilità pensionabili.

Il progetto, inoltre, intende assicurare alle persone che vengono colpite dalla malattia in età lavorativa e ai loro caregiver il mantenimento della posizione occupazionale all’interno del circuito produttivo, consentendo loro di conciliare tempi di lavoro, cura e assistenza.

Per i malati oncologici ultra 65enni, il progetto si propone di sensibilizzare chi si occupa del paziente oncologico anziano sulle risorse esterne alla famiglia di supporto all’attività di caregiving e a promuovere l’interazione tra anziani e giovani familiari, operatori e volontari che li assistono.

Principali attività progettuali e output:

• realizzazione del libretto informativo “Prendersi cura del paziente oncologico anziano: sostenere chi sostiene”;
• interventi di informazione individuale tramite l’attivazione di un servizio di Helpline dedicato;
• attività di informazione collettiva mediante la distribuzione di strumenti e materiali informativi specifici presso i punti informativi AIMaC attivi nei più importanti centri di oncologia medica e policlinici universitari italiani;
• intervento di formazione rivolto al volontariato oncologico.

FOREIGN WOMEN CANCER CARE
Una rete territoriale per facilitare l’accesso alla prevenzione e alla cura dei tumori femminili

Progetto finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007 – 2013

Anno: 2012

Ente proponente: I.F.O. – Istituti Fisioterapici Ospitalieri
Partner di progetto: Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC); Ospedale Generale “San Giovanni Calibita” Fatebenefratelli Casa Generalizia dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio; CRS COOPERATIVA ROMA SOLIDARIETA’

Abstract di progetto

In Italia meno del 50% delle donne straniere si sottopone a pap-test per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina, contro il 72% delle donne italiane. Allo stesso modo, meno del 43% si sottopone a mammografia, contro il 73% delle italiane. Spesso, quindi, le donne straniere arrivano alla diagnosi di tumore quando sono già in fase avanzata, riducendo le possibilità di guarigione.

Alla luce di ciò è nato il progetto-pilota “Foreign Women Cancer Care”, finalizzato a facilitare la partecipazione delle donne straniere presenti sul territorio del Comune di Roma ai programmi di prevenzione e cura dei tumori femminili, su un piede di parità con i cittadini nazionali e in modo non discriminatorio.

In particolare, il progetto si propone di ridurre le barriere socio-culturali ed economiche che ostacolano l’accesso a cure adeguate, aumentare la consapevolezza delle donne straniere in materia di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili, migliorare i servizi di accoglienza, assistenza e consulenza, favorire l’inserimento delle donne migranti in trials clinici ed il loro coinvolgimento nelle scelte terapeutiche.

Il progetto, le cui attività si sono concluse nel giugno 2014, ha generato un forte interesse da parte di numerosi soggetti pubblici e privati che si sono fatti promotori di attività di sensibilizzazione e hanno messo a disposizione le proprie strutture operative e le proprie risorse. Grazie alla rete territoriale che è stata attivata tra privato sociale e istituzioni sanitarie le donne migranti sono state informate e accompagnate nei percorsi di prevenzione e cura esistenti.